BACnet: il protocollo che rende intelligenti gli edifici
- Elena Lazar

- 25 set
- Tempo di lettura: 3 min
Come uno standard di comunicazione può far dialogare impianti diversi, ottimizzare i consumi e accelerare la transizione verso edifici più sostenibili.

In un mondo che corre verso la sostenibilità, gli edifici giocano un ruolo cruciale.
Secondo gli ultimi dati dello United Nations Environment Programme, collezionati nel 2022 Global Status Report for Buildings and Construction, il settore degli edifici e delle costruzioni degli stessi è responsabile del 34% della domanda energetica globale, e del 37% delle emissioni globali di CO2 (in Europa il valore arriva al 40% delle emissioni totali). Numeri del genere testimoniano come il settore sia un cardine importante per la sostenibilità del futuro per via del carattere energivoro: il rapporto evidenzia che, nonostante gli investimenti in efficienza energetica degli edifici siano aumentati del 16%, una maggiore costruzione dopo il periodo pandemico ne ha annullato sostanzialmente l’effetto.
Due strade quindi sono percorribili: percorsi di rigenerazione del già costruito, attraverso riqualificazioni e modernizzazioni di impianti, e pianificazione intelligente del nuovo, con uno sguardo preponderante alla raccolta dei dati, alla centralizzazione del controllo delle variabili energetiche dell’edificio.
Qui entra in scena BACnet, un protocollo pensato per far “parlare” tra loro i sistemi di un edificio: riscaldamento e raffrescamento (HVAC), illuminazione, contatori, ventilazione, sicurezza, accessi. Un unico linguaggio, aperto e indipendente dal produttore, che permette di raccogliere e usare dati in modo coordinato.
La forza di BACnet sta nella interoperabilità: dispositivi e software di marche diverse possono condividere informazioni in tempo reale. Questo si traduce in una visione integrata dell’edificio e in decisioni più intelligenti su comfort, energia e manutenzione.
BACnet in breve
Standard aperto: nato in ambito building automation, evita di creare il cosiddetto effetto “silos”, dove ogni edificio rappresenta un’isola. Facilita l’integrazione tra dati di diversi edifici, non solo residenziali, ma anche di uso pubblico e privato, come uffici, ospedali, aziende.
Scalabile: funziona tanto nel singolo impianto quanto in campus e portafogli immobiliari.
Orientato ai dati: ogni sensore e attuatore espone valori e stati leggibili da piattaforme di supervisione e analisi.
Dati che abilitano efficienza
Grazie a BACnet è possibile raccogliere i dati giusti al momento giusto: temperature, setpoint, ore di funzionamento, consumi. Con queste informazioni si possono:
ridurre gli sprechi energetici regolando automaticamente climatizzazione e illuminazione in base a presenza, orari e condizioni meteo.
anticipare i guasti con allarmi e indicatori di prestazione, pianificando la manutenzione quando serve davvero.
confrontare edifici diversi, individuando dove intervenire per ottenere il massimo impatto.
BACnet e il mondo digitale: la piattaforma Onboard
BACnet dialoga facilmente con piattaforme di analisi e reporting: i dati possono essere inviati al cloud, correlati con previsioni meteo o tariffe energetiche e trasformati in azioni automatiche. È il ponte tra l’automazione tradizionale e l’ecosistema digitale fatto di dashboard, app e algoritmi di ottimizzazione. La piattaforma Onboard è l’esempio perfetto: possiamo collegarci a dispositivi che supportano il protocollo BACnet per raccogliere dati e visualizzarli su dashboard personalizzate, predisponendo punti di controllo e operabilità per diverse componenti di un edificio.
Sostenibilità, ma anche flessibilità
Scegliere BACnet significa evitare lock-in tecnologici, poter ampliare o sostituire parti dell’impianto senza ripartire da zero e proteggere l’investimento nel tempo. Un approccio che supporta gli obiettivi ESG, riducendo costi e impatto ambientale.
In sintesi, sfruttando un linguaggio comune come BACnet, possiamo monitorare, gestire e migliorare il comportamento degli edifici in modo continuo. Dati affidabili e integrabili diventano leve concrete per tagliare le emissioni, aumentare l’efficienza e costruire città più vivibili per le generazioni future.




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