L'industria è di fronte ad un punto di svolta: vediamo nel dettaglio cosa sono le fabbriche umanocentriche e cosa si può fare per metterle in moto.
Al centro dell'Industria 5.0 c'è l'uomo: le tecnologie non devono sostituire il lavoro umano, ma supportarlo e renderlo più efficiente e sicuro. Questo si traduce nel trasformare le fabbriche in umanocentriche, o human-centered orientation, dove:
> I lavoratori hanno un ruolo proattivo e partecipativo nei processi decisionali dell’azienda.
> L'ambiente di lavoro è confortevole e pensato per le persone.
> La salute e il benessere dei lavoratori sono la priorità.
Ma quindi cosa comporta avere delle fabbriche umanocentriche? Cosa si intende nello specifico?
Trasformare il modello delle industrie e orientarle all’uomo significa passare da un sistema che vede la produttività e l’efficienza ai primi posti, spesso mettendo in secondo piano l’impatto sull’ambiente e sui lavoratori, ad avere tecnologie che possono essere messe al servizio della persona, in maniera sicura, che rendono più facili i compiti quotidiani e che possono “alleggerire” la persona da lavori pesanti o talvolta complessi e pericolosi.
Avere fabbriche con questo modello può permettere di portare vantaggi per il lavoratore e l'azienda quali:
Equilibrio tra la vita privata e il lavoro, rendendo le persone più felici, attive e motivate.
Un maggiore rispetto e collaborazione tra i lavoratori, andando a valorizzare le diversità.
Il miglioramento della qualità del prodotto, avendo lavoratori più attenti, coinvolti e guidati nel processo produttivo.
Ma anche vantaggi per l'organizzazione, come:
L'efficientamento energetico, possibile grazie a tecnologie IoT che regolano in maniera automatizzata ad esempio l'energia e la temperatura, andando ad abbattere i consumi e i costi.
L'efficientamento produttivo, dove l'automazione industriale agisce per meccanizzare la linea produttiva rendendo il tutto più sicuro ed efficiente e permettendo di avere un unica interfaccia per macchine diverse tra loro, meno scarti e maggiore produttività.
Un’attenzione maggiore alla sostenibilità, poiché le aziende di conseguenza possono adottare pratiche più ecologiche e mirate a ridurre l’impatto ambientale ed energetico della propria attività e struttura produttiva.
Per favorire questo nuovo sistema dove la sostenibilità ambientale e sociale vanno quindi a braccetto, un aiuto in più viene dalla Transizione 5.0.
L’Italia si sta muovendo in questa direzione, e proprio in queste settimane il Governo sta definendo un decreto per aiutare le imprese a sostenere le spese e beneficiare di crediti d’imposta.
In questo contesto i System Integrator giocano un ruolo fondamentale. Grazie alla loro expertise trasversale possono accompagnare le imprese verso la sostenibilità e la Transizione 5.0: aiutano nella progettazione e implementazione di soluzioni IoT pensate per l’efficientamento energetico e produttivo, portando ad una riduzione dei consumi, e adottando tecnologie user-friendly che semplificano il lavoro.
Rendere le fabbriche più efficienti dove l’uomo e la tecnologia lavorano insieme per migliorarsi ogni giorno sempre di più ha quindi numerosi vantaggi, sia dal punto di vista sociale sia ambientale che delle attività produttive.
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